Rivoluzione Proenza Schouler: i fondatori riprendono il controllo del capitale e stravolgono il management

I designer, nonché fondatori, di Proenza Schouler non vendono il loro brand. Anzi, ne riacquistano il controllo finanziario con l’obiettivo di rilanciarlo. Jack McCollough e Lazaro Hernandez, che hanno creato Proenza Schouler nel 2002, hanno riacquistato (con il supporto di investitori privati) le quote acquisite nel 2015 dalla società di private equity Castanea Partners, avviando una “rivoluzione del management” e iniettando liquidità dei conti di un marchio valutato attorno agli 80 milioni di euro. Proenza Schouler, del resto, non ha mai diffuso i dati di vendita che il periodico WWD ha stimato (nel 2015) aggirarsi sugli 85 milioni di dollari, “anche se – scrivono alcuni media – una persona a conoscenza dei conti del brand USA ha dichiarato che il giro d’affari sarebbe inferiore”. Attualmente il settore delle calzature è quello che mostra maggior dinamismo. In merito alla “rivoluzione manageriale”, il ceo Judd Crane e il cfo John Paolicelli si sono dimessi, sostituiti rispettivamente da Kay Hong e (ad interim) da Jonathan Friedman. Sotto il profilo produttivo, sono state confermate le partnership con i licenziatari L’Oréal Luxe e Onward Luxury Group. L’obiettivo, ora, “è quello di ripercorrere il successo di dieci anni fa con il lancio della borsa PS1 e, poi, con le calzature”. Nell’immagine: a sinistra i due fondatori di Proenza Schouler, a destra una recente collezione realizzata dal brand ispirandosi ai Grateful Dead, band californiana di rock psichedelico.  (mv)

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