Si può griffare una toilette? Il water coperto di borse Louis Vuitton vale 100.000 dollari

D’accordo: è un’opera d’arte. E, come da prassi, nasce da una volontà provocatoria. Inevitabile, quindi, che lasciando di stucco, colpisca nel segno. L’artista di chiama Illma Gore. La sede espositiva il Tradesy Showroom di Santa Monica, California. L’opera la vedete nella foto: trattasi di una toilette rivestita centimetro per centimetro dalle pelli che Gore ha ricavato destrutturando 24 borse griffate Louis Vuitton per un valore complessivo di circa 15.000 dollari. Il water griffato è stato messo in mostra per la prima volta mercoledì scorso, 8 novembre, suscitando immediatamente perplessità (soprattutto sui canali social) e scatenando inevitabili dibattiti. Pezzo unico che un eventuale collezionista potrebbe acquistare per la cifra di 100.000 dollari, ha richiesto a Illma Gore (nota per aver realizzato un ritratto molto discusso di Donald Trump nudo) 3 mesi di lavoro. Per la cronaca, la toilette, dicono a Santa Monica, “è perfettamente funzionante”, mentre varie sono le suggestioni artistiche che evoca. Dall’approccio provocatorio di Maurizio Cattelan agli echi surrealisti di Meret Oppheneim e della sua Colazione in Pelliccia del 1936: tazza da te, munita di cucchiaio e piattino, interamente ricoperti di pelliccia. Passando, ovviamente, per il celebre ready-made di Marcel Duchamp: l’orinatoio Fontana datato 1917, andato perduto e riprodotto in 8 esemplari dallo stesso artista nel 1964. Una di queste, nel 1999, è stata battuta all’asta per 1,7 milioni di dollari.

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