“Siamo meno esposti”: Hermès rallenta, ma meno del previsto

“Siamo meno esposti”: Hermès rallenta, me meno del previsto

Hermès rallenta, ma fa meglio delle previsioni. “Probabilmente siamo meno esposti, vista la strategia valoriale della casa. E forse anche in virtù di una clientela fidelizzata e di qualità” dice ai giornalisti Eric du Halgouet, vicepresidente Finance della griffe. Nel terzo trimestre 2023 le vendite di Hermès hanno raggiunto i 3,37 miliardi di euro, con una crescita del 15,6% a cambi costanti. Una percentuale inferiore rispetto al +23% del primo e al +27,5% del secondo trimestre. Però, superiore al consenso di Visible Alpha del 14%. Bene le vendite negli USA.

Siamo meno esposti

“Nonostante il contesto incerto, le nostre prospettive rimangono invariate”, ha osservato du Halgouet, sottolineando la forte crescita negli Stati Uniti e in Asia, compresa la Cina (fonte Reuters). Inoltre, “l’evoluzione della geopolitica può generare movimenti nei flussi turistici” che Hermès non osserva ancora, ma ai quali pone “molta attenzione”. (Fonte Les Echos-Investir). Nei primi nove mesi dell’anno, il fatturato di Hermès ha raggiunto i 10,06 miliardi di euro, +16,9% a cambi attuali e +21,7% a cambi costanti.

 

 

Ancora aumenti dei prezzi nel 2024

Nelle Americhe le vendite sono cresciute di oltre il 20% nel periodo giugno-settembre, a dispetto di un rallentamento generale. I soli Stati Uniti sono il mercato in cui i prezzi di Hermès sono cresciuti meno quest’anno: +3%, rispetto al 7% globale, con il picco a doppia cifra in Giappone, a causa delle fluttuazioni valutarie. Interpellato sulle strategie dei prezzi in vista del 2024, du Halgouet ha indicato che è “ancora un po’ presto” per quantificarli. Ma ha osservato che saranno “probabilmente a un ritmo che si avvicinerà a quello di quest’anno”.

Le nuove fabbriche

Nella nota che accompagna i dati finanziari, la griffe francese sottolinea l’impegno per aumentare la capacità produttiva. Pronti quattro nuovi stabilimenti di pelletteria nei prossimi quattro anni. Nell’ordine: Riom (Puy-de-Dôme) nel 2024, L’Isled Espagnac (Charente) nel 2025, Loupes (Gironda) nel 2026 e Charleville-Mézières (Ardenne) entro il 2027. (mv)

 

 

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