Tod’s ancora in negativo: 216 milioni, -4,3%. Bene Roger Vivier e retail diretto: “Segnali positivi”, dice Della Valle

Un primo trimestre non esaltante, ma nemmeno da dimenticare. Per Tod’s le vendite da gennaio a marzo 2019 si fermano a 216,4 milioni di euro. Siamo nell’ordine del -4,3% a cambi correnti e del -5,7% a cambi costanti, leggermente al di sotto della previsione media degli analisti che avevano fissato il loro outlook a quota 221 milioni di euro.
Dettaglio prodotto (a cambi correnti): calzature -3,8%, pelletteria e accessori -6,9%, abbigliamento -4,9%.
Dettaglio brand: Tod’s -11%, Hogan -3,1%, Roger Vivier +16,2%, Fay -6,4%. Le vendite retail sono migliorate del 9,2%, sostenute dalla recente acquisizione da parte di Tod’s della divisione e-commerce di Italiantouch che ha penalizzato il canale wholesale il cui fatturato è diminuito di circa il 22% su base annua nel periodo.
Diego Della Valle, presidente e ad del gruppo marchigiano (nella foto Imagoeconomica), ha commentato: “Il ritorno alla crescita dei ricavi retail è un segnale positivo, che conferma la correttezza delle scelte strategiche fatte”. L’imprenditore marchigiano ha ricordato il progetto T Factory, No_Code e la prossima apertura in via Montenapoleone a Milano. “Per essere sicuri che tutto questo porti ai risultati previsti, tenendo conto della forte competitività che c’è ora nel nostro settore, è indispensabile aumentare gli investimenti, per rendere i prodotti e i nostri marchi ancora più visibili e desiderabili. Pensiamo quindi che la strategia sia quella giusta e che si debbano accelerare i tempi di esecuzione per ottenere i risultati attesi” ha detto Della Valle. Nella conference call il cfo di Tod’s, Emilio Macellari, ha dichiarato che “riteniamo che il consenso attuale sia un po’ difficile in termini di ricavi e redditività” e secondo Reuters ciò vuol dire che il gruppo potrebbe far fatica a soddisfare le aspettative del mercato nel 2019, visto anche i risultati del primo trimestre terminato con vendite comparabili scese del 2,5% e una tendenza definita “simile” da Macellari anche in aprile e maggio. (mv)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×