Tod’s decolla nei nove mesi: la pelletteria è l’asso nella manica

Tod’s decolla nei nove mesi: la pelletteria è l’asso nella manica

Il gruppo Tod’s ha un asso nella manica: la pelletteria. Nei primi nove mesi del 2023 le vendite di borse, zaini e accessori sono salite del 19,5% a cambi correnti. Meglio della calzatura (+12,3%). Complessivamente i ricavi del gruppo Tod’s sono aumentati del 14,3% nel periodo gennaio-settembre 2023 rispetto all’analogo periodo 2022. Alla luce di questi risultati, il gruppo ritiene ora che rispettare le previsioni degli analisti per l’intero anno (1,138 miliardi di euro di fatturato e 93 milioni di euro di utile operativo) sia ancora possibile, ma più impegnativo. Intanto, è corsa a due per occupare la poltrona creativa lasciata libera da Walter Chiapponi.

La pelletteria è l’asso nella manica: e non solo

Il fatturato consolidato dei primi nove mesi dell’anno di Tod’s ha raggiunto gli 828,4 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto all’anno scorso. A cambi costanti l’aumento dei ricavi è del 16,5%. Tra i marchi brilla Roger Vivier (+19,1%), mentre si nota il risveglio di Fay (che genera il 5% dei ricavi complessivi del gruppo), con un lusinghiero +22,2%. Crescita a doppia cifra anche per Tod’s (+12%) e Hogan (+11,8%). Risultati evidenziati anche dal CEO del gruppo, Diego Della Valle: “Particolarmente brillanti i risultati della pelletteria e dei marchi Tod’s e Roger Vivier. È la conferma del sempre maggior apprezzamento da parte dei clienti per l’altissima qualità dei prodotti, la loro artigianalità e la loro eleganza senza tempo”.

 

 

Geografia commerciale

A livello geografico, la Cina è cresciuta del 25%, ma mostra un rallentamento nel terzo trimestre, come evidenza Reuters. Secondo il CFO del gruppo, Emilio Macellari, raggiungere il consensus a livello di EBIT è più sfidante rispetto ai ricavi. Diego Della Valle è comunque fiducioso sul futuro del gruppo e ne elenca gli obiettivi. Primo: la sostenibilità. Secondo: la solidarietà sociale, “con un’attenzione particolare per i giovani, cercando anche di incentivarli a scegliere “mestieri” rappresentativi del migliore artigianato italiano di qualità”.

Il successore di Chiapponi

Alla domanda degli analisti sul successore del direttore creativo Chiapponi, Macellari ha risposto che i candidati sono due (fonte WWD). Un annuncio è previsto nel “prossimo futuro”. Ma ha esortato gli analisti a non entusiasmarsi troppo per la nomina, poiché non ci saranno grandi “rivoluzioni o sconvolgimenti”. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×