Varcare le Porte d’Oriente: il futuro del lusso visto dall’Asia

Varcare le Porte d’Oriente: il futuro del lusso visto dall’Asia

Il 2025 è (stato) l’anno del Giappone. Ad aprile è iniziato l’Expo, da sempre occasione di confronto tra grandi comunità globali di business. Ecco perché il 13 e 14 maggio UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle sono arrivati nel Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka per raccontare la pelle e chi la produce. Ma da qualche anno a questa parte il lusso, la moda e la filiera guardano con una certa attenzione all’Asia. Non solo Giappone, ma anche Cina e Corea del Sud. Per capire la prospettiva e per scoprire che cosa serve ad un’azienda per attecchire in quei mercati. Ecco perché il numero di giugno del mensile La Conceria si intitola “Porte d’Oriente”. Proviamo a varcarle insieme.

Porte d’Oriente

Un viaggio a tutti gli effetti. A partire dalla Cover Story “Forever Young” fatto soprattutto di immagini della trasferta di UNIC e Lineapelle in Giappone. Un evento pensato per raccontare ai visitatori giapponesi la pelle e la sua centralità nell’industria italiana. Con Orietta Pellizzari, esperta in cross cultural business in fashion and luxury consumers goods abbiamo invece provato a capire quanto oggi, per un brand, sia importante essere presenti in Asia. Ma anche quanto la reputazione sia alla base del rapporto con i consumatori asiatici. Nel focus “Così lontano, così vicino” abbiamo delineato le caratteristiche che servono per mettere radici nel mercato asiatico e quanto la filiera della pelle sta facendo da tempo. Mentre in “Calma e sangue freddo (nonché dita incrociate)” abbiamo parlato di Cina, India e mercati emergenti come Thailandia e Vietnam con Flavio Cereda di GAM.

 

 

Le rubriche

Spazio poi alle rubriche. Sempre di viaggio – ma arrivato al capolinea – abbiamo parlato in “Cruise o Resort, nulla cambia: la moda (per ora) non va più in tour”, dove ci siamo chiesti che cosa significhi il ritorno in Italia (ed Europa) delle collezioni intermedie. E poi la rubrica Sguardi, dalle costosissime cuffie in pelle di Hermès, che si consolida anche nel tech, fino alla mania dilagante dei labubu. Senza dimenticare “Una boutique per raccontarsi meglio”, la testimonianza della famiglia Amidei della pelletteria Biagini in occasione dell’apertura di un monomarca a Milano. E “Ode all’Intelligenza Artigianale”dove parliamo del  secondo volume della collana che celebra il lifestyle italiano contemporaneo pensata da Diego Della Valle.

Clicca qui per sfogliare il sommario di Porte d’Oriente

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