Calo delle ovine? No. “Si parlava solo del mercato neozelandese”

“L’intervista a Carl Alsweiler è stata rilasciata ad un giornale locale, il New Zealand Herald, ed era specifica per quel mercato e il suo senso era rivolto agli allevatori locali”. Ci scrive così Giovanni Bormida, agente italiano di Alliance, in relazione alla notizia pubblicata ieri sul calo dei prezzi delle pelli ovine (https://www.laconceria.it/materia-prima/ovine-crolla-prezzo-materia-prima-dice-principale-detentore-neozelandese/) e che avrebbe messo in allarme gli operatori: “Nell’intervista si parlava espressamente di agnelli 3rds come la selezione che ha subito il maggior calo – specifica Bormida – e Alsweiler ne dava una spiegazione tecnica molto precisa, dicendo anche una cosa che dovrebbe fare piacere agli operatori italiani ed europei: cioè che parecchie concerie cinesi si troveranno di fronte a un aumento di costi di produzione per mettersi in linea con le nuove normative previste dal governo cinese”. Inoltre, “dalla notizia si evince soltanto un crollo generale dei prezzi, con la minaccia di un ulteriore crollo che può mandare a quel paese tutta la campagna di riapprovvigionamento delle concerie. Alsweiler ha dichiarato invece che il mercato rimarrà stabile e che impiegherà almeno un anno prima di ritornare ai vecchi livelli. Cosa che dovrebbe far piacere ai conciatori. Infine, lancia un messaggio agli allevatori neozelandesi sostenendo che dovranno accettare un prezzo un po’ più basso per i loro capi, vista la situazione venutasi a creare”.

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