Il 2018 delicato della carne europea: oltre il 60% dei macelli riguarda le mucche, “modesti” i vitelli e i giovani bovini

A dicembre 2017 il patrimonio di mucche dell’Europa risultava in calo dell’1%, soprattutto a causa della ristrutturazione del patrimonio di alcuni Paesi membri come l’Olanda, mentre era in declino in Francia, Belgio e Irlanda. La tendenza si riflette nel primo trimestre del 2018, quando la produzione di carne comunitaria risulta in aumento del 2%, ma due terzi dei macelli riguarda mucche da latte, mentre è “modesta” la quota di vitelli e giovani bovini. Lo riporta la previsione a breve termine per il mercato agroindustriale stilato dalla Commissione Europea. Nell’anno si prevede che la produzione di carne sia sostanzialmente stabile (appena +0,5% su base annua), con export in calo del 6% e import in aumento dell’8%. Il nesso causale è semplice: se cresce nel mondo il mercato della carne americana, diminuisce quello del prodotto europeo.

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