Il 2019 della carne secondo USDA è in crescita: l’exploit di USA e Brasile copre il calo di Australia e India

La zootecnia mondiale dal 2019 può aspettarsi un anno di crescita: leggera (+1%), ma pur sempre crescita. È la previsione di USDA, il Dipartimento per le Politiche Agricole degli Stati Uniti, per i livelli di produzione e commercio della carne rossa. Nel prossimo anno, si espanderanno produzione ed export di Stati Uniti e Brasile (rispettivamente +4%/+3% e +3%/+5%), mentre arretreranno i livelli dell’Australia (-5%/-7%). A tenere alti i volumi dello scambio internazionale (USDA preventiva 10,6 milioni di tonnellate di carne venduti sul mercato globale) è la crescente domanda internazionale, specie dai Paesi emergenti. Oltre a quello di Canberra, il documento del Dipartimento statunitense segnala anche il declino di Nuova Delhi: l’export di carne bovina indiana dovrebbe attestarsi a 1,6 milioni di tonnellate metriche, proseguendo nel percorso di contrazione iniziato nel 2014, quando i volumi esportati superavano i 2 milioni di tonnellate di prodotto.

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