Intanto Astana lavora per diventare una big della carne: investimenti governativi per 400 milioni e accordo con Pechino per l’export

L’intesa raggiunta con Pechino a fine 2017 potrebbe regalare alla zootecnia kazaka uno sbocco commerciale da 50.000 tonnellate di carne in più l’anno, già a partire dal 2018. Il governo di Astana intende trasformare il Paese in uno dei principali player dell’industria bovina: l’apertura verso i mercati internazionali (il secondo su cui scommettono è quello russo) è lo strumento individuato per crescere. Il Paese, intanto, continua a investire sulla filiera. Negli ultimi 5 anni, riepiloga GlobalMeat News, alla zootecnia sono andati investimenti per oltre 400 milioni di dollari. I fondi (distribuiti alle grandi aziende da almeno 1.500 capi) hanno permesso di accrescere il patrimonio bovino: nel 2017 sono stati acquistati 340.000 nuovi bovini, portando il totale a 6,7 milioni di unità.

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