Materia prima: in Argentina crollano le macellazioni, l’Azerbaigian impone il dazio sull’export sul modello russo

Estate nera per le macellazioni argentine. Nel mese di settembre sono stati 950.00 i capi di bestiame conferiti ai macelli nel Paese sudamericano, in calo del 13% su base annua. Il risultato, già pessimo di suo, segue quello altrettanto negativo di agosto, cedente dell’8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A condizionare l’andamento, oltre che alcune mobilitazioni sindacali, il declino della disponibilità degli allevamenti. Pessime notizie dall’Azerbaigian. Il governo di Baku annuncia che dal 7 novembre 2016 e per i prossimi cinque anni sull’export di pelli grezze sarà imposto un nuovo dazio variabile dai 150 ai 500 dollari per tonnellata a seconda della tipologia di pellame. Un blocco camuffato alle esportazioni che ha nel Cremlino il proprio ispiratore. Non solo la Russia dal 2014 applica lo stesso strumento per limitare l’export di materia prima per la concia, ma di recente ha invitato i Paesi confinanti a fare lo stesso. (rp)

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