Mentre apre all’Argentina, gli USA contestano i dazi di Canada, Cina e Messico: la guerra sulla carne arriva al WTO

“Questi dazi sono una rappresaglia e infrangono le regole del WTO”. Gli Stati Uniti trascinano Canada, Cina e Messico davanti alla corte dell’Organo di Conciliazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Perché? Washington sostiene che le imposte (tra il 10% e il 25%) varate dai tre Paesi sull’import di carni rosse (e non solo) a stelle e strisce non siano legittime e che quindi vadano rimosse. Si attende ora il parere dell’Organo di Conciliazione, al quale, nel frattempo, Canada, Cina e Messico (insieme a UE, Norvegia, Russia e Turchia) hanno fatto ricorso per contestare i dazi statunitensi su acciaio e alluminio da cui sono scaturite le tensioni commerciali internazionali. Le cronache internazionali non raccontano solo di chiusure: ci sono anche le aperture di nuove rotte commerciali. Dopo 17 anni, allora, l’Argentina può tornare ad esportare carni rosse negli USA. Secondo le stime di Global Meat News, Buenos Aires può puntare a vendere in Nord America prodotti per circa 150-180 milioni di dollari.

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