La filiera della pelle dello Zimbabwe spera nella Cina. In che senso? Conta che possa diventare un acquirente di materia prima conciaria da una parte, nonché fornitore di prodotti chimici per la concia e di accessori e componenti per l’industria calzaturiera.
Lo Zimbabwe spera nella Cina
“Guardiamo la Cina come partner per lo sviluppo del nostro settore della pelle. Ci stiamo concentrando – ha dichiarato Fungai Zvinondiramba, consigliere di Zimbabwe Leather Development Council, agenzia per la promozione dell’industria conciaria del Paese africano – sull’intera filiera produttiva, dai prodotti chimici per le concerie ai componenti per scarpe e stivali in pelle. La Cina produce tutto questo e vogliamo relazioni commerciali solide per sviluppare la nostra filiera della pelle”. Zvinondiramba riveste anche la carica di segretario del Bulawayo Leather Cluster (BLC), un gruppo di aziende e privati che promuove l’industria della pelle a Bulawayo, la seconda città più grande dello Zimbabwe.
Le risorse da scambiare
Zvinondiramba sottolinea come lo Zimbawe possa offrire in cambio al partner cinese grandi risorse come ol patrimonio zootecnico, le succedanee pelli grezze, nonché le competenze, le infrastrutture e di una solida tradizione nella lavorazione della pelle. Con l’export verso la Repubblica Popolare il Paese africano potrebbe bilanciare quanto perde sul mercato domestico. Joseph Mukondo di BLC afferma come nello Zimbawe i prodotti in pelle siano minacciati dai prodotti a basso costo importati e realizzati con materiali sintetici o reperibili sul mercato dell’usato. “Le persone tendono ad acquistare due o tre paia di scarpe sintetiche a 10 dollari anziché un solo paio in vera pelle da 20 dollari”. (mv)
Foto da Shutterstock
Leggi anche: