Della Valle: “A nessuno piace licenziare: cerchiamo soluzioni”

Della Valle non vorrebbe licenziare, ma potrebbe essere costretto

Le parole sono chiare: “A nessuno piace licenziare”, dice il patron del gruppo Tod’s. “Stiamo cercando soluzioni, ad oggi non abbiamo fatto nulla. Se lo faremo, saranno coinvolte percentuali infinitesimali” del personale. La congiuntura, però, è quella che è: “La Cina è una sorpresa. Ma non può sopperire a tutti gli altri mercati”. Diego Della Valle (nella foto Imagoecononica) lo ha spiegato a Otto e Mezzo, format di La7 in collegamento dal quartiere generale di Casette d’Ete (Fermo).

Unico appiglio: la Cina

Drammatica, disastrosa, caotica, confusionaria, molto preoccupante: sono gli attributi usati da Della Valle per descrivere la situazione attuale. “L’economia è allo stremo. La sofferenza è enorme. Nella moda tutti i mercati sono praticamente fermi, eccetto l’Asia – afferma l’imprenditore, che si dice molto danneggiato dalla pandemia –. Soprattutto la Cina è una felice sorpresa, ma non può sopperire a tutto il resto. Oggi gli imprenditori stanno tutti pensando a salvare la vita delle persone e delle aziende. A come risolvere l’immediato e cosa si farà nei prossimi anni. Un futuro ci sarà di sicuro”.

A nessuno piace licenziare

Il confronto con Lilli Gruber e Marco Travaglio si è poi spostato sui licenziamenti. “A nessuno fa piacere licenziare. Conosco molti imprenditori che non dormono se pensano di dover mandare a casa qualcuno – dice il presidente del gruppo Tod’s –. Non c’è più il giochino del padrone cattivo”. Della Valle si dice contrario allo stop dei licenziamenti: “In un momento così drammatico, lasciamo tranquille le persone che lavorano”. Fino a quando? “Fino all’individuazione dello strumento che permetta allo Stato di dare una mano a chi è senza lavoro”. Quanto al suo gruppo, Della Valle osserva: “Abbiamo un piano pronto da 3-4 mesi, ma lo rimandiamo tutti i giorni. Stiamo trovando delle soluzioni per accontentare le persone qualora dovessero uscire dall’azienda. Oggi non abbiamo fatto nulla e se lo faremo sarà una percentuale infinitesimale. Ma non condanniamo altre imprese che licenziano, basta che ciò non venga fatto sulla pelle dei lavoratori”. (mv)

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