Gli estoni i più spendaccioni: italiani terzi, francesi in caduta libera. La classifica Eurostat dei consumi moda

In Europa chi in base al reddito spende di più per abbigliamento e calzature? Forse in pochi l’avrebbero detto, ma nel 2016 sono gli estoni con il 6,8% medio del proprio bilancio personale destinato allo shopping moda. Poi i portoghesi con il 6,3% e al terzo posto gli italiani con il 6,2%. Dieci fa erano proprio gli italiani a spendere di più (6,9% nel 2005 e 6,8% nel 2006), primato messo poi in discussione dalla crisi e da altri fattori hanno ridotto i budget destinati al vestiario. Le sorprese non sono finite qui. In base alla stessa statistica prodotta da Eurostat, i francesi, nonostante i gruppi del lusso che possono vantare e una leadership riconosciuta nel mondo del fashion, spendono appena il 3,8% del proprio reddito, meno dei tedeschi (4,5%) e degli inglesi (5,5%). All’ultimo posto islandesi e bulgari con il 3,2%. Tradotto in soldoni, nel 2016 (quando nel Vecchio Continente si sono spesi 400 miliardi di euro in moda, calzature e accessori), un lussemburghese medio ha speso ogni anno 1.700 euro in abbigliamento e calzature, un italiano 1.061 euro, un tedesco 855 euro e un francese 668 euro. Come mai queste differenze? Dipendono da fattori culturali come la cura dell’aspetto e l’autostima, che in Italia sono importanti e in Francia molto meno. Secondo un’indagine condotta da Statista quasi il 70% dei francesi dichiara di non essere interessato alla moda (e il 24% non è affatto interessato). Tornando ai risultati Eurostat, cresce la moda Uomo, che vale una fetta del 27% del totale, ma che è previsto in crescita media del 14,2% annuo tra il 2015 e il 2020. (mv)

 

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