Gvasalia (Balenciaga): “Così riparto dopo la crisi di novembre”

Gvasalia (Balenciaga): “Così riparto dopo la crisi di novembre”

Per Balenciaga la crisi di novembre è stata totale: di immagine, quindi di reputazione, di conseguenza finanziaria. Per Demna Gvasalia, direttore creativo del brand del gruppo Kering, è stato un colpo professionale e personale. Un blackout dal quale, racconta a Repubblica, è ripartito tuffandosi nei fondamentali della professione: “Anche nei momenti più bui, fare abiti mi ha reso felice. Ho capito perché faccio questo mestiere: non per gli show, le campagne, gli eventi, il successo. Io amo fare vestiti. Adoro vedere la gente indossarli”.

La crisi di novembre

Due campagne pubblicitarie “sfortunate” (eufemismo) hanno gettato sul brand l’ombra della condotta acquiescente sul tema dell’abuso dei minori. La presentazione a Parigi è stato il primo ritorno di Balenciaga in pubblico dopo la sbandata autunnale. “Onestamente, al di là di quello che è successo a me, non penso che la moda se la passi bene – chiosa Gvasalia (al centro, in foto d’archivio), a proposito del contesto in cui opera un direttore creativo nell’epoca della comunicazione globale –: c’è troppa incertezza, manca una direzione”. In autunno Kering ha sollevato Alessandro Michele dal ruolo di direttore creativo di Gucci per molto meno. Lo stilista georgiano, dicevamo, ha cercato di ritrovarsi nei fondamentali della professione: “Credo che concentrarsi su ciò che si fa, eliminando tutto il resto, sia la soluzione giusta. O almeno, così è stato per me”.

 

 

Ritorno alla moda

Meno sensazionalismo, più fashion, insomma. “Ho iniziato questa collezione a ottobre: sentivo di dover rimettere in primo piano la moda vera, che era stata inghiottita da sfilate sempre più spettacolari. Mi ero reso conto che il pubblico pensava più all’allestimento che agli abiti e non mi andava bene. Col senno di poi, i fatti di novembre hanno confermato che era l’idea giusta. I 15 look iniziali sono la reazione diretta a quello che mi è successo: li ho fatti a dicembre, nel momento peggiore della crisi – conclude –. Cercavo un rifugio in cui trovare sollievo e proteggermi dal mondo: ho portato a casa un mucchio di pantaloni vecchi e ho iniziato a tagliarli per farne giacche, cappotti e altri pantaloni. Non era un gesto pianificato, avevo solo bisogno di fare qualcosa. Man mano, sono diventati i capi sartoriali che avrei voluto indossare”.

In foto, due look Balenciaga da Instagram

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