I debiti di Belstaff crescono: servono i capitali di Ineos

I debiti di Belstaff crescono: servono i capitali di Ineos

I debiti di Belstaff crescono, ma non tutto è perduto. Lo riporta il quotidiano britannico The Telegraph. Il marchio inglese, famoso soprattutto per l’abbigliamento in pelle dedicato a motociclisti e aviatori, avrebbe chiuso in negativo anche il 2018. La premessa è che già il fatturato del 2017 conosceva un buco da 63,12 milioni di sterline.

I debiti di Belstaff crescono
Il bilancio di Belstaff, passata nel 2017 dal gruppo tedesco Jab Holdings alla britannica Ineos di Sir Jim Ratcliffe, avrebbe chiuso l’anno con una perdita di 48 milioni di sterline. Stando a The Telegraph, dopo la chiusura di un negozio a Londra, le vendite avrebbero subito una frenata. Sono passate da 31 milioni di sterline a 30,5 milioni di sterline.

Il futuro?
Qualora i numeri diffusi dal quotidiano britannico risultassero corretti, i risultati del marchio continuerebbero a essere preoccupanti. Motivo di fiducia è che le perdite risultano in riduzione. Per questa ragione la stampa britannica ipotizza che Ratcliffe potrebbe richiedere un nuovo sostegno finanziario alla capogruppo Ineos. Come evidenzia retailgazette.co.uk, “al 31 dicembre 2018 i debiti di Belstaff erano saliti a oltre 147 milioni di sterline, di cui 126 milioni dovuti a Ineos”. E, allo stesso tempo, il revisore dei conti di KPMG avrebbe avvertito che Ineos “non ha alcun obbligo contrattuale di fornire ulteriore assistenza finanziaria”. (art)

Immagine da Belstaff

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