Il nuovo modello di business di Victoria Beckham e un dubbio

Il nuovo modello di business di Victoria Beckham e un dubbio

Stop alla seconda linea. Prezzi più bassi e accessibili. Focus su calzatura e pelletteria per trasformare Victoria Beckham in un marchio di lifestyle. Il management rivoluziona il modello di business dell’azienda con la speranza di farla tornare al più presto redditizia. Nel 2019, Victoria Beckham (nella foto Shutterstock) vide gonfiarsi le perdite subite l’anno precedente. Poi è arrivata la pandemia che ha incartato completamente i suoi progetti di rilancio . Ora, a quanto pare, è arrivato il momento di fare (davvero) sul serio.

Il nuovo modello di business

Le due linee Victoria by Victoria Beckham e Victoria Beckham saranno tagliate e unificate in un’unica offerta. Prezzo medio: circa 550 sterline (contro i precedenti 900). Anche l’entry price, sarà più basso: da 100 a 90 sterline. A WWD la CEO Marie Leblanc de Reynies definisce la nuova strategia come “femminilità e vestibilità a un prezzo accessibile”. La stessa CEO ha rilevato come, durante la pandemia, il cliente sia cambiato e si sia orientato ad acquisti di capi “facili”, a buon prezzo. Ma si è anche dimostrato maggiormente interessato al lifestyle.

 

 

Un dubbio

Proprio in ottica lifestyle, il piano di rilancio del brand prevede un focus particolare su calzatura e pelletteria (finora realizzate in Italia), così sull’abbigliamento in pelle. E qui, un dubbio sorge spontaneo. Infatti, resta da capire se, abbassando i prezzi di vendita, non cambi anche la supply chain. In altre parole: rimarrà made in Italy? Il marchio ha anche ingaggiato la top stylist Jane How per supervisionare le collezioni che saranno quattro ogni anno.

Bilanci

Nell’anno fiscale 2019, Victoria Beckham ha registrato una perdita di 16,6 milioni di sterline, maggiore di 12,5 milioni di sterline rispetto all’anno precedente, nonostante l’aumento del 7% delle vendite (38,3 milioni di sterline). L’azienda stava per tornare alla redditività nel 2020, prima dell’arrivo della pandemia, sottolinea Leblanc de Reynies. Ma, ovviamente, non c’è riuscita. La sfida, quindi, ricomincia adesso. (mv)

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