Il programma di Mantovani, nuovo presidente di Federmoda Toscana

Il programma di Mantovani, nuovo presidente di Federmoda Toscana

“Giriamo pagina e troviamo le opportunità”. È con spirito propositivo che Paolo Mantovani, imprenditore di San Giovanni Valdarno (Arezzo), accoglie la nomina a presidente di Federmoda Confcommercio Toscana. Già vicepresidente di Federmoda Toscana, nonché presidente provinciale di Federmoda Arezzo, Mantovani riceve il testimone da Federica Grassini. Guiderà, quindi, per i prossimi 5 anni l’associazione, che dà voce e tutela sindacale ai commercianti di abbigliamento, calzature e tessili. Sono 6.350 le imprese del settore in Toscana.

La sfida
Il momento, si sa, non è dei migliori. “Una situazione sfidante”, la definisce Mantovani. L’imprenditore in carriera è stato già membro della Camera Italiana dei Buyer della moda e titolare di boutique di lusso a San Giovanni, Greve in Chianti, Siena e Castiglione della Pescaia. La prima sfida è il digitale: “Uno dei miei obiettivi sarà tenere in grossa considerazione il mercato e-commerce. Sia come concorrente che come intermediario”.

I saldi
“Per coordinare saldi e promozioni, ad esempio, dobbiamo tenere presente il mondo del digitale, che ha regole e dinamiche tutte sue – osserva Mantovani –. Soprattutto quest’anno coordinare bene le date dei saldi è fondamentale. Sappiamo tutti che i saldi che iniziano a macchia di leopardo sono dannosi per il commercio. Il consumatore è disorientato e rischia di perdersi”.

Nuovo presidente di Federmoda

Occhio alla moda
Gli obiettivi e i progetti del neo-presidente non finiscono qui. “Vorrei che si tornasse a parlare molto di più della moda come motore di sviluppo della nostra regione – spiega l’imprenditore toscano –. A volte i negozi moda sono dimenticati, vorrei riportarci sopra i riflettori. È un mondo fatto di molte sfaccettature, dalle boutique di lusso ai piccoli negozi, dalle botteghe di provincia fino ai grandi mall”. In Toscana il commercio della moda conta un totale di 6.350 imprese attive, al primo trimestre 2021.

 

 

La crisi
“Dal 2019 ad oggi ne mancano all’appello ben 1.445. Un altro migliaio è nel limbo delle imprese registrate ma non attive, spesso in vita per il tempo necessario a saldare i debiti e sbrigare le pratiche burocratiche. La responsabilità – specifica Mantovani – non è solo del Covid, ma di complessi cambiamenti nel sistema distributivo e nelle abitudini di consumo, legate in gran parte al web. Negli ultimi anni – aggiunge – siamo andati avanti a colpi di circa 700 imprese cessate ogni anno. Il settore moda, però, ha molti punti di forza dai quali ripartire”.

Dinamicità
“Vorrei favorire il rinnovamento degli organi all’interno della nostra associazione, sia a livello provinciale che nazionale, perché ci siano imprenditori che stanno sul campo. La dinamicità con la quale sta cambiando il mercato non può essere seguita che da imprenditori – conclude il neo-presidente –. Grassini ha fatto un gran lavoro. Vorrei rappresentare la fluidità che in questo momento guida il mercato. Un trend già in essere, che le difficoltà dell’ultimo anno hanno solo accelerato”. (mvg)

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