Insolvenza per Stefanel, trattative per Les Copains, countdown per Cavalli

Tre marchi, tre parabole. Stefanel è in cerca del rilancio e, per questo, ottiene dal Tribunale di Venezia lo stato di insolvenza. Roberto Cavalli corre verso la nuova proprietà araba. Les Copains, infine, potrebbe cambiare proprietà: sulle sue tracce si muove Bruno’s.

Le mosse di Stefanel
Come preventivato, il Tribunale di Venezia ha accolto l’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza di Stefanel, primo passo verso la procedura di amministrazione straordinaria. Lo stesso Tribunale ha fissato al prossimo 3 dicembre l’udienza per l’esame dello stato passivo, affidando intanto la gestione ordinaria dell’azienda al board. La dichiarazione dello stato di insolvenza era stata presentata dalla stessa Stefanel, che ha rinunciato alla procedura di concordato preventivo con riserva. La società, intanto, rinuncia al negozio da 568 metri quadrati che ha a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele.

Cavalli vicino al salvataggio
Sul fronte Roberto Cavalli, invece, mancherebbero 15 giorni al salvataggio della maison. L’azienda fiorentina ha reso noto che sta lavorando per definire l’accordo con i creditori, con l’obiettivo di arrivare entro il 3 agosto alla presentazione al Tribunale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito. Questa operazione permetterebbe, dopo l’omologa da parte del giudice (presumibilmente per settembre), il passaggio alla nuova proprietà: la società Vision del gruppo Damac Properties di Dubai, individuata dal Tribunale come possibile acquirente del 100% delle azioni. Continua nel frattempo il tavolo con sindacati e Regione Toscana per salvaguardare i livelli occupazionali.

Les Copains al gruppo Bruno’s
Sarebbe vicina la cessione di Les Copains, da mesi in cerca di un partner, a Bruno’s, società emiliana guidata da Alberto Zambelli. Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, Zambelli avrebbe presentato una lettera d’intenti con scadenza al prossimo 22 luglio e vorrebbe costituire una nuova società per rilevare il marchio. Bruno’s, che produce per il proprio marchio Heritage e per conto terzi, ha una forza lavoro di oltre 80 dipendenti. Il problema da affrontare riguarda gli 80 occupati di Les Copains.  (mv/mvg)

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