L’accusa chiede la condanna di Silvano Lattanzi: “Ha copiato Gucci”. Il 26 marzo la parola alla difesa

Nella querelle che vede Gucci accusare di contraffazione Silvano Lattanzi, ieri mattina il pubblico ministero ha chiesto la condanna dell’imprenditore calzaturiero marchigiano a 9 mesi di reclusione e al pagamento di un’ammenda da 3.500 euro. L’udienza, che si è svolta al Tribunale di Fermo, ha visto la parte civile depositare la propria memoria. I legali difensori di Lattanzi verranno ascoltati il prossimo 26 marzo: a loro il compito di smontare i capi di accusa, anche sulla base delle testimonianze raccolte. Nel giro dei due successivi ci sarà spazio per le repliche. Infine, il giudice si pronuncerà sulla questione che dura ormai da 7 anni, da quando cioè, nel 2001, la Guardia di Finanza, su richiesta di Gucci, sequestrò un paio di mocassini Silvano Lattanzi nel negozio di pelletteria di Mauro Volponi, anch’egli citato in giudizio, a Forte dei Marmi. Secondo Gucci quel paio di mocassini era stato realizzato con la fibbia “a morsetto da cavallo” che la griffe ha registrato nel 2005 e che sarebbe segno distintivo della maison. Lattanzi sostiene invece di utilizzare lo stesso disegno di fibbia dal 1970 e come la fibbia non sia un marchio figurativo, non identifichi l’azienda e può essere rivisitata a seconda dell’uso e della scarpa in cui viene inserita. (mv)

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