Portate alla gloria da Joe Strummer, dimenticate nella scarpiera, riesumate da Rihanna e Beyoncé: le creeper sono tornate

Dai Teddy Boy degli anni ’50 fino ai Clash: la musica londinese è stata la culla delle creeper, le scarpe dalla suola molto spessa/voluminosa e l’allacciatura particolare. Il primo modello è stato fabbricato nel 1949 da George Cox, fabbrica situata a Wellingborough, nel Northamptonshire inglese. Secondo la ricostruzione fornita da Scarpemagazine, sembra che inizialmente venissero usate dall’esercito inglese nei campi base dell’Africa settentrionale. Negli anni ’50 si vedono a Londra ai piedi delle bande dei Teddy Boy, ognuna impegnata a creare un proprio stile. È la musica a lanciarle definitivamente. Prima diventano il simbolo dei rocker, poi ci pensa Joe Strummer, indimenticato leader dei Clash, a sdoganarle, tant’è che ne ha realizzato un modello che porta il suo nome, ancora oggi in commercio anche se quasi introvabile. Dopo una pausa di oltre 30 anni, in cui le creeper sono finite nella scarpiera, Rihanna e Beyoncé le hanno rispolverate con modelli più contemporanei, meno alti, più lineari ed eleganti e, spesso, con la decorazione a coda di rondine sulla punta, interpretando il rock-glam attuale. (mv)

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