Raf Simons in bilico, Calvin Klein ripensa alla sua posizione: “Non vende e il suo ufficio creativo ci costa 10 milioni”

Vacilla la poltrona di Raf Simons in Calvin Klein. Stando a quanto riportano i rumor, ai piani alti di PVH, holding che detiene la proprietà del brand, non sono contenti dei risultati raggiunti finora dal direttore creativo (nella foto): in molti dubitano che le parti possano arrivare alla naturale scadenza del loro contratto triennale (agosto 2019). Non solo le vendite non sono andate come da attese, ma sull’utile operativo del brand hanno pesato i 10 milioni di dollari di maggiori spese sostenute per la creatività e il marketing. “Mentre molte delle categorie di prodotti hanno ottenuto buoni risultati – ha dichiarato alla stampa il presidente e ceo di CK, Emanuel Chirico –, siamo delusi dalla mancanza di ritorno dei nostri investimenti nella nostra attività e crediamo che alcuni dei prodotti rilanciati da Calvin Klein Jeans fossero troppo alti e non fossero venduti come abbiamo programmato”. Che ai piani alti del brand ci sia un processo in corso, insomma, non è un mistero. (mv)

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