Tre griffe emergenti svecchiano i modelli e rilanciano le borse in pelle esotica tra i Millennials

Esclusività ed estetica giovanile. Perché gli accessori in pelle esotica dovrebbero fare al caso solo delle signore attempate? Tre brand emergenti conquistano le clienti under 40, con occhio ai Millennials, con pelli esotiche soprattutto di provenienza italiana. Come Hanuxe, nato quest’anno dall’iniziativa della stilista Hanan Aljabr, secondo la quale “esiste la percezione che alla clientela mediorientale piaccia il costoso e l’appariscente, invece la saturazione del lusso sta generando il desiderio di abbandonare il logo”. Per il debutto il brand si è affidato a tre modelli (tracolla, busta-clutch e tote) in struzzo, alligatore e rex rabbit, con prezzo tra i 1.000 e i 10.000 euro. “La mia cliente ha fra i 26 ed i 40 anni, l’esotico è sempre stato associato alle generazioni più adulte, il mio brand invece si indirizza a donne della mia età”. Tyler Ellis, collezione nata nel 2011 dall’omonima stilista americana, deve le sue fortune a clienti come Oprah Winfrey, Demi Moore e Julia Roberts. Presentata ad ottobre a Londra, è adesso nata la linea di piccole borse esotiche “che non ha bisogno di modelli antichi o che posseggano l’aura del ‘non toccarmi’. Vivo a Los Angeles, città casual, metti i jeans, una borsetta e sei fuori in strada. E in Asia lavoro molto sulla personalizzazione”. Anche Ming Ray ha ridotto le dimensioni, ma i modelli (in foto, un esempio) sono giocosi, con pitoni e coccodrilli rosa pastello o argentato (1.300-12.000 sterline). L’intuizione è venuta, paradossalmente, dal naufragio della collezione di scarpe: “Ho creato una borsa in pitone per lanciare la collezione di calzatura. Nessuno ha comprato le scarpe, ma la borsa l’ho venduta subito, a 13.000 sterline. E quando ho creato le mini, a 300 sterline, preferivano i modelli più grandi”. (pt)

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