“La sospensione è stata aggiornata al 31 di gennaio. L’avvio del procedimento di revoca prevede l’adeguamento nel limite di 30 giorni alle prescrizioni tecniche individuate a salvaguardia dello scarico. Le aziende dovranno presentare entro mercoledì prossimo, 25 gennaio, un piano industriale che sarà valutato in Consiglio di Amministrazione il giorno successivo. Per quanto riguarda i riscontri amministrativi, è stata fissata una sanzione che ammonta complessivamente a 1,55 milioni di euro”. Così parlò Medio Chiampo (società del servizio idrico integrato di Montebello Vicentino), nella persona del suo presidente, Giuseppe Castaman, quando, lo scorso 20 gennaio, annunciò di aver individuato due utenze fuorilegge. Conseguenza: revoca dell’autorizzazione allo scarico per due concerie terziste, Riviera e Cumar. Il 31 gennaio è passato e da Medio Chiampo comunicano che “la situazione è ancora in itinere”. In che senso? “Sono in corso incontri con le due aziende – comunicano dall’impianto – che, pur non avendo fatto pervenire entro il 25 gennaio quanto richiesto, né in termini di prescrizioni né di sanzione pecuniaria, hanno comunque espresso l’interesse a fornire un programma per il rispetto degli adempimenti previsti”. Un niente di fatto che ha portato alla proroga della sospensione fino al 19 febbraio, “data di termine della diffida, entro la quale si dovrà arrivare a una definizione della situazione. Siamo pronti – dichiara Castaman – ad analizzare e valutare tempestivamente in sede di CDA le soluzioni volte a una corretta gestione aziendale e ambientale e che possano tutelare i circa 50 posti di lavoro”.
Medio Chiampo, da Riviera e Cumar “non perviene quanto richiesto”. Autorizzazione allo scarico sospesa fino al 19 febbraio
