La variazione percentuale è tonda: -10%. Il fatturato dell’export di pelli bovine, suine e semilavorate degli USA nel 2016 è di 2 miliardi di dollari, in calo drastico (-10%, appunto) rispetto a 2015. Il dato, però, rispecchia solo l’andamento in valore. Quello in volume segnala un trend diverso: l’export delle pelli grezze sotto sale, che da sole costituiscono una maxi-fetta della torta da 1,4 miliardi di dollari, hanno ad esempio ceduto il 5% in quanto a volume d’affari, ma hanno guadagnato il 13% in quantità. Allo stesso modo le wet-blue nei 12 mesi hanno fatturato all’estero il 19% in meno, ma aumentato del 12% il volume. La Cina, che compra il 59% del prodotto statunitense, rappresenta il primo cliente e anche la prima ragione del rallentamento. Secondo USHLA, l’associazione nazionale della pelle, prevede un 2017 di uniforme ripresa. A proposito di USA, il big della carne Tyson Food ha definito il team del nuovo ceo Tom Hayes: Donnie King sarà il presidente della divisione North American Operations, Sally Grimes si prenderà carico del North American Ratail e Andy Callahan del North American Food Services. Rimane ancora scoperta, invece, la casella del Chief Sustainability Officer.
Il 2016 della pelle USA è in chiaroscuro: l’export cresce in volumi, ma crolla in valore. Tyson ristruttura i vertici
