Argentina: il caso del presidente Macri e delle scarpe Posco

Quando, lo scorso novembre, il neopresidente Mauricio Macri entrò alla Casa Rosada, il settore calzaturiero argentino temette per la sua sorte, a causa della politica commerciale liberista che era pronta a favorire il flusso di prodotti asiatici a discapito della produzione locale. A Gastón Greco, imprenditore di Chaco, nel Nord del Paese, non era sfuggito che Macri indossava scarpe italiane, e raramente qualche modello di brand statunitense, per cui riuscì a fargliene recapitare un paio del suo brand, Posco. Per quattro mesi di attesa, Greco non ha ricevuto alcuna risposta, finché una mattina sulla prima pagina del quotidiano La Naciòn, il presidente è apparso con un paio di scarpe Posco (acronimo di Products of Simple Composition, modelli casual con tomaia in pelle e suola in gomma) ai piedi, generando un’enorme attenzione verso il brand. Pubblicità virale che ora Greco utilizza per convincere i giovani a divenire operai della calzatura, in Patagonia soprattutto, e per trovare artigiani d’esperienza disposti a trasferire la propria conoscenza “prima che sia troppo tardi e le loro capacità vadano perdute”. (pt)

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