Negli stessi giorni in cui OMS pubblicava lo studio anti-carni rosse, a Strasburgo hanno approvato il documento per il consumo alimentare di mosche, larve della farina, grilli, bachi da seta e altri insetti. Ma l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) chiede un surplus di ricerche sui rischi per la salute. Non ci sono sufficienti dati sulla trasmissione all’organismo umano degli elementi chimici che il “novel food” (come lo definisce UE) assimila durante la vita. Vanno poste poi chiare condizioni sulla produzione: se gli insetti si sono nutriti di rifiuti, letame o deiezioni umane, sono elevate le possibilità di insorgenza di minacce microbiologiche e allergeniche per chi se ne ciba. (rp)
La carne no, gli insetti invece sì?
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