Cina: aumentano i salari, ma il Paese resta competitivo

The Economist Intelligence Unit, pool di esperti che fa capo alla rivista The Economist, ha pubblicato uno studio sulla crescita del costo del lavoro in Cina. “Nel 2000 i salari cinesi erano di 0,4 dollari all’ora a fronte dei 2,1 dollari del 2012, anno in cui la paga oraria statunitense era di 35,7 dollari. I salari in Cina sono aumentati del 12% su base annuale, e ci attendiamo che la crescita prosegua allo stesso ritmo fino al 2020”. Ma la Cina è destinata, giudicano gli esperti, a restare comunque competitiva “rispetto anche ai mercati emergenti” ancora per molti anni. Lo studio segnala che in alcune province (Henan, Anhui, Hebei e Shanxi) la paga oraria è aumentata a un ritmo superiore alla media nazionale per la politica governativa di spostare la manifattura nelle regioni interne. La distanza dovrebbe però accorciarsi e il salario dell’operaio di Beijing (il più elevato del Paese) “entro il 2020 dovrebbe essere solo 1,8 volte maggiore che quello del collega di Hainan”. (pt)

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