Comprensorio del Cuoio, i sindaci chiedono più peso politico: “Facciamo mezzo Pil della regione”

Non si parla più di formalizzare il legame del territorio in un’Unione dei Comuni, ma i sindaci del Comprensorio del Cuoio si fanno sentire con una voce unica, reclamando maggiore rappresentanza politica regionale e nazionale. Considerato che il distretto conciario “fa mezza economia della Toscana”, come ha detto il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda (nella foto), mancano consiglieri regionali e deputati che siano davvero espressione di questa prolifica zona produttiva. “Dobbiamo essere uniti – ha aggiunto il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini – per eleggere una persona che viva il territorio e che ne conosca i problemi”. Il comprensorio collabora con politiche unificate anche senza un ente sovracomunale. “Il prossimo passo dovrà essere il raggiungimento di un Piano strutturale unificato che coinvolga anche Santa Maria a Monte e Fucecchio”, ha commentato Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco, confermato dal primo cittadino di Montopoli Giovanni Capecchi: “Il nostro obiettivo è quella di ragionare in termini di area vasta”. Gli amministratori sono intervenuti in occasione del dibattito “Quattro sindaci un solo territorio” ospitato alla Festa dell’Unità di San Miniato Basso martedì 19. (mvg)

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