Il crac BHS arriva a Westminster: commissione parlamentare su vizi e affari di sir Philip Green

La commissione parlamentare inglese punta il dito contro sir Philip Green (nella foto) accusandolo non solo del crollo del retailer britannico BHS, ma anche dei suoi comportamenti e stili di vita. Secondo gli inquirenti, Green avrebbe prosciugato BHS nei 15 anni in cui l’ha guidata per drenare i soldi necessari per rafforzare il gruppo Arcadia, acquisito nel 2002, di cui fa parte anche Topshop, ma anche peer condurre, insieme alla moglie, uno stile di vita lussuoso. BHS è stata così indebolita fino alla cessione al prezzo di una sterlina avvenuta nel 2015 a Dominic Chappell, persona giudicata dalla commissione non all’altezza e che mai avrebbe potuto risanare BHS. E infatti “il miracolo” non è avvenuto. Green si è scusato pubblicamente, ammettendo i suoi errori, ma ciò non ha intenerito il pubblico ministero Frank Field che ha detto: “Green siede su una montagna di soldi”. Il caso non sembra finire qui perchè alcuni politici britannici si sono rivolti alla nuova premier Theresa May, affinché valuti di togliere il cavalierato che, a suo tempo, Blair aveva conferito a Green. (mv)

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