Doccia ghiacciata per la scarpa spagnola: crolla l’export nel primo semestre (era in crescita da 36 mesi consecutivi)

Quando sembrava che scommettere sul rapporto qualità-prezzo e il conseguente potenziamento delle esportazioni stesse dando ottimi frutti, arriva per la scarpa spagnola una vera e propria doccia ghiacciata. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, l’export (dopo tanto crescere) ha perso per strada il 6,75% del suo valore. Un arretramento di questa portata non si verificava dal 2009, anno nero della crisi finanziaria mondiale. In cifre, da febbraio a giugno 2016 l’ammontare delle esportazioni spagnole è stato di 1,31 miliardi di euro contro 1,41 miliardi di euro dello stesso periodo 2015. Il primo segnale d’allarme è arrivato nel mese di febbraio quando, dopo 36 mesi di crescita ininterrotta, l’export spagnolo ha ceduto il 7%. Gli addetti ai lavori ipotizzano che questo risultato possa essere interpretato come un assestamento dopo 3 anni di forte crescita, che nel 2015 ha registrato il record del +15,4%. Tra i principali mercati di sbocco hanno tenuto l’Italia (+15,9%) e gli USA (+7,7%), mentre preoccupa il consistente calo della Francia (-14,7%), il primo che si verifica dal 2008. Segnali negativi anche da Portogallo (-12,5%) e Regno Unito (-10,6%). (mb)

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