Nel 1862 era una conceria, poi l’azienda è stata trasformata in un calzaturificio arrivato a produrre oltre 20.000 paia al giorno (uomo, donna, bambino). Ora rischia di scomparire. Questo il pericolo che corre Erich Rohde GmbH che a fine ottobre ha presentato la richiesta di procedura di insolvenza presso il tribunale di Marburg. Il liquidatore provvisorio Frank Schmitt ha detto che l’attività proseguirà regolarmente: “L’obiettivo primario è quello di dare stabilità al business e allo stesso tempo di individuare le opportune misure correttive al fine di rendere la società capace di essere ancora redditizia”. Rohde sarebbe in difficoltà a causa degli elevati oneri finanziari, nonostante le vendite pressoché stabili in Germania, Austria, Paesi Bassi, Scandinavia e Svizzera. Secondo alcune fonti, l’azienda stava anche consegnando in ritardo gli ordini mettendo in difficoltà i negozianti. I 138 dipendenti della società sono stati informati della situazione e i loro stipendi sono garantiti fino alla fine dell’anno, grazie al fondo di insolvenza previsto dalla legge tedesca. (mv)
Germania: vendite stabili, oneri finanziari altissimi. Le scarpe di Rohde rischiano il fallimento
