Guanajuato (Messico) chiede alla Dogana di fermare l’import calzaturiero sottocosto

Un cartello dei prezzi per fermare l’importazione illegale di accessori e componenti calzaturieri venduti sottocosto. Ci stanno pensando a Guanajuato, in Messico, per tutelare la crescita della locale industria di scarpe. A dirlo, il presidente della locale associazione di rappresentanza, Javier Reyes Plascencia (nella foto), che ha comunicato anche i dati distrettuali. Nel 2004 i calzaturifici erano 2.061, dopo 10 anni sono diventati 3.920. Gli addetti erano 58.000, nel 2014 sono passati a 87.362. Fatturato 2004, 690 milioni di euro; 2014, 7 miliardi di euro. Il contrabbando dai Paesi limitrofi di scarpe di bassissima qualità, però, rischia di incidere su questo trend, per cui Plascencia ha chiesto ufficialmente all’autorità doganale messicana di un imporre un cartello dei prezzi minimi dei prodotti maggiormente importati (suole e scarpe semilavorate), al di sotto dei quali risulti bloccato il loro ingresso, provvedimento più restrittivo rispetto a quello emanato un anno fa e che ha ridotto l’import questi prodotti del 24%. (mv)

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