La politica è impotente e la videosorveglianza non basta: a Monte Urano gli imprenditori pensano di fortificarsi con cancellate e security

Troppi furti, gli imprenditori provano a mettersi insieme per proteggere le loro aziende e i propri investimenti. Tra le ipotesi in ballo anche quella di sbarrare gli accessi della zona industriale, ma soprattutto quello di ingaggiare la vigilanza notturna. Il costo dell’operazione verrà suddiviso tra tutte le aziende della zona artigianale, con criteri ancora da stabilire. Accade a Monte Urano, nel Fermano, dove gli imprenditori, che prevalentemente conducono un’azienda operante nell’ambito del settore calzaturiero, si sono riuniti dopo il furto che ha colpito il deposito della Gb pellami. Questo è stato solo l’ultimo episodio di una scia di furti che va avanti da diversi anni e che ha coinvolto svariati calzaturifici presenti nella zona industriale: Freesby, Elisabet, Thai’s, Smerilli e Kicker’s. Alcune di queste, come la Elisabet e la Freesby, sono state visitate dai ladri in più occasioni. L’esasperazione è aumentata anche perché alcuni imprenditori hanno subito dei furti nelle loro abitazioni private. La politica non ha probabilmente le risorse per poter risolvere il problema in maniera definitiva, gli impianti di videosorveglianza sono solo un deterrente che in qualche caso ha sventato il furto, ma nella maggior parte dei casi vengono neutralizzati dalle bande specializzate. Gli imprenditori hanno così deciso di muoversi in autonomia e nei prossimi giorni verranno convocati altri incontri per valutare i consensi ad agire in maniera congiunta ma autonoma e iniziare a ragionare sulle modalità con le quali si intende procedere per proteggere le proprie aziende. (mv)

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