È capitato che brand da Germania, Inghilterra e Italia si rifiutassero di comprare pelle conciata ad Agra. Perché? Per la cattiva fama che accompagna la filiera della carne dell’area. Proprio per questo, allora, “la chiusura dei macelli illegali dell’Uttar Pradesh provoca una fase di difficoltà, ma aiuterà nel lungo termine l’immagine della pelle indiana a risalire la china” dichiara Puran Dawar (nella foto), presidente dell’Associazione dei Calzaturieri di Agra (AFMEC) e della sezione regionale degli esportatori di pelle (CLE). Mentre il clima politico che si respira in Uttar Pradesh starebbe spingendo alcuni conciatori a pensare di abbandonare lo Stato per trasferire altrove le attività, il suo giudizio sull’azione del governo a guida nazionalista indù è positiva. “Senza macelli abusivi, saremo in grado di posizionare i nostri prodotti in una maniera migliore”.
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