Un microchip all’interno della calzatura per certificarne il made in Riviera del Brenta e per localizzarla in caso di furto. L’acquirente potrà decodificare il microchip attraverso il suo smartphone con il quale potrà conoscere la provenienza dei materiali e degli accessori, il luogo di assemblaggio e di produzione del prodotto appena comprato. Queste le principali novità del progetto di certificazione del marchio Made in Riviera del Brenta presentato nel weekend al Politecnico Calzaturiero di Stra. “Il progetto mette al riparo dal rischio contraffazioni la produzione veneta e rappresenta uno strumento di trasparenza e legalità formidabile, unico nel suo genere” ha detto l’imprenditore calzaturiero Franco Ballin. Il prossimo step del progetto sarà il marchio “Made in Venice” che valorizzerà le caratteristiche di qualità delle produzioni di tutta la provincia. (mv)
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