Mou, firmato l’accordo commerciale tra Cina e Usa per abbigliamento e calzature

Sicurezza del prodotto, etichettatura, proprietà intellettuali e norme del dettaglio: sono gli argomenti al centro dell’accordo sottoscritto ieri e denominato Mou, Memorandum of Understanding, da American Apparel & Footwear Association (Aafa, l’associazione dei dettaglianti statunitensi) e China Chamber of Commerce for Import and Export of Textiles and Apparel. Il memorandum prevede un gruppo di esperti che fornirà direttive alle due associazioni nella normativa per l’export e l’import di abbigliamento e calzatura. Il Mou intende facilitare lo scambio commerciale dei prodotti moda tra Usa e Cina: “E’ un accordo immenso, aiuterà i nostri associati e i nostri politici a capire come funziona il mercato cinese” ha spiegato Juanita D. Duggan, presidente di Aafa. Nel 2013, i dati delle dogane statunitensi indicano che abbigliamento e calzatura hanno costituito il 41% dei prodotti sequestrati, per il 68% in arrivo dalla Cina, primo fornitore statunitense. Per l’avvocato internazionalista Jennifer R. Diaz, “la proprietà intellettuale e le cause sulla sicurezza del prodotto moda sono il nervo scoperto negli scambi”, come conferma il miliardo di dollari in sequestri operati la scorsa primavera sul merchandising della Coppa del Mondo di calcio 2014. (pt)

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