Più forte delle avversità: nel 2016 l’export di pelle brasiliana cresce in volume (ma cala in valore)

Prima i dati. L’export della concia brasiliana nel 2016 è del 3,8% in volume rispetto all’anno precedente, raggiungendo la soglia dei 193,9 milioni di metri quadri (vale a dire il 70% della produzione). Nel 54,3% dei casi si trattava di materiale finito e nell’8,7% di semilavorato. La quota del wet blue, invece, ha registrato un calo dell’1,7%, trend negativo che risponde alla volontà della concia brasiliana di aumentare il valore aggiunto dei materiali che vende all’estero. Il dato negativo è che il giro d’affari nei mercati internazionali, attestato a 2,033 miliardi di dollari (poco meno di 2 miliardi di euro) si è invece contratto del 10,3% rispetto al fatturato del 2015. A fornire le elaborazioni è l’associazione di categoria della concia brasiliana, CICB, con una nota che contiene anche valutazioni di tipo qualitativo. Calo dei prezzi sui mercati internazionali, contrazione dei consumi in Cina (primo cliente di Brazilia), fluttuazioni valutarie e, non ultimo, instabilità sulla scena politica interna. Malgrado tutte le criticità, la pelle brasiliana, si legge nel comunicato CICB, si è dimostrata “overcoming”, cioè capace di rivelarsi più forte. Secondo Jose Fernando Bello, presidente CICB, nel 2017 le esportazioni cresceranno del 5%. (rp)

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