Poca specializzazione, molta automazione: in Vietnam milioni di operai della scarpa rischiano il posto

In Vietnam automazione vuol dire rischio di disoccupazione. Secondo un report ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) a causa dell’automazione, l’86% degli occupati nei settori di abbigliamento e calzature, spesso non qualificati, potrebbe restare senza lavoro. Nello studio intitolato “ASEAN in trasformazione: come la tecnologia sta cambiando lavoro e imprese” viene evidenziato come la maggior parte degli impiegati nei settori dell’abbigliamento e dell’area pelle non è specializzato e questo comporta “un’allarmante bassa produttività che equivale al 20% rispetto a quella della Thailandia”. David Lamotte, vice direttore per l’Asia-Pacifico di ILO, ha detto che nei prossimi anni il costo per la tecnologia diminuirà mentre quello per la forza lavoro aumenterà rendendo sempre più conveniente l’ingresso dei robot nella produzione. “Entro la fine del 2016, solo 11,2 milioni di lavoratori vietnamiti su un totale di 56,4 milioni, ossia il 20,6% per cento, risulterà formato ed è quello che maggiormente riuscirà a soddisfare le esigenze del mercato” ha dichiarato il governo di Hanoi che teme di dover affrontare, in un futuro molto prossimo, la crescita esponenziale della disoccupazione. (mv)

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