Puglia: il caso del calzaturificio Vereto si chiude con 2 condanne

Dopo la condanna, confermata in appello, per “bancarotta per distrazione”, per Gabriele Abaterusso, questa volta insieme al padre Ernesto, è arrivata anche quella a 18 mesi per truffa ai danni dell’INPS. Ernesto Abaterusso, attuale consigliere regionale pugliese del PD, e il figlio Gabriele erano gli amministratori di fatto del calzaturificio Vereto di Morciano di Leuca e di Gea (Gagliano del Capo). Secondo l’accusa, l’attività del calzaturificio Vereto sarebbe stata sospesa, ma, appena tre giorni dopo, sarebbe partita quella di Gea, servendosi degli stessi macchinari e del medesimo personale che era stato messo in mobilità da Vereto. In pratica, secondo l’accusa, i lavoratori sarebbero stati impiegati “in nero” senza ottenere la retribuzione della Cassa Integrazione, falsamente dichiarata. L’accusa aveva chiesto l’assoluzione, ma per il giudice Maria Pia Verderosa i due Abaterusso sono colpevoli. “Ho l’impressione che la sentenza fosse già predisposta a prescindere dallo svolgimento del processo” ha dichiarato Ernesto Abaterusso. (mv)

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