Braccia incrociate entro metà novembre. La minaccia arriva da rappresentanti e dipendenti di alcune imprese calzaturiere della Riviera del Brenta, riunitisi ieri a Fiesso d’Artico per un’assemblea sindacale. Oltre un centinaio le persone presenti, in rappresentanza di una cinquantina di aziende, per chiedere che gli accordi territoriali e la contrattazione nazionale non vengano toccati. Alla richiesta si accompagna però anche una minaccia. Se l’istanza non dovesse essere accolta, i lavoratori sospenderanno gli straordinari e la flessibilità ma se questo ancora non dovesse bastare, a metà del mese prossimo si fermeranno.
Riviera del Brenta in agitazione: i lavoratori della scarpa minacciano scioperi contro le modifiche agli accordi territoriali
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