Deposizione chiave nel processo per il rogo dell’azienda Teresa Moda, avvenuto al Macrolotto di Prato il primo dicembre 2013, in cui morirono sette operai cinesi. Sul banco dei testimoni Federico Baldesi, perito industriale per la sicurezza e l’antincendio, che nel 2010 certificò lo stato del capannone in cui operava la ditta JM a cui poi è subentrata Teresa Moda, entrambe di proprietà di Lin You Lan, condannata a otto anni e otto mesi per omicidio colposo plurimo e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. “Di capannoni malridotti ne ho visti tanti – ha commentato Baldesi – ma quello mi rimase impresso per le condizioni disumane e lo sporco che c’era. Era clamoroso”. Il perito ha presentato un documento in cui erano riportati gli interventi da realizzare per mettere a norma lo stabile, ma che non vennero mai fatti. “Non c’era acqua – ha aggiunto Baldesi -, l’idrante non funzionava, l’impianto elettrico era fatiscente, c’era gente che fumava dappertutto vicino a materiali altamente infiammabili. Mi sembrò una condizione simile alla schiavitù”. (aq)
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