Sistema Moda Toscana 2015: alti e bassi per pelletteria, calzature e concia, dice Intesa

Dall’analisi del Monitor dei Distretti della Toscana, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze, in generale sono buoni i risultati 2015 del Sistema moda, ma i dati portano con sé molte zone d’ombra. Vanno bene pelletteria e calzatura di Firenze (+4,7%) e l’abbigliamento di Empoli (+2,7%), mentre la produzione calzaturiera di Lucca perde l’1,5%, come anche quella di Lamporecchio (-2,7%). Risultano invece in calo, a Pisa, concia e calzaturiero (-5,3%). Quella della scarpa pisana appare come la situazione più critica. Nel 2015 si è assistito a chiusure di aziende e a ristrutturazioni forzate. Molte le richieste di cassa integrazione, persi 100 posti di lavoro e cessate le attività dei calzaturifici Marros di San Miniato e CriLoGa di Montopoli. Un segno negativo viene anche dal settore pelletteria e calzature di Arezzo (-5,2%), frutto probabilmente della contrazione del mercato del lusso, della frenata della Cina e del blocco dell’export verso la Russia. Guardando al mercato estero, sono ottimi i flussi verso gli Stati Uniti, primo mercato di sbocco toscano con una crescita del 17,1% (pari a 304 milioni di euro aggiuntivi rispetto al 2014), in ulteriore accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno (+10,5%). (mvg)

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