Dura presa di posizione dell’Alliance Clean Clothes Campaign (CCC) contro Hugo Boss che violerebbe i diritti dei lavoratori nelle fabbriche in Turchia e Croazia. Precisi e pesanti i riferimenti portati dall’organizzazione: lavoratori sindacalisti licenziati, intimidazioni, molestie sessuali e deregolamentazione delle ore di lavoro straordinario. CCC indica che i salari degli operai turchi nel 2013 (326 euro) sono inferiori alla soglia di povertà (401 euro) e lontani dal livello minimo di sussistenza (890 euro). Hugo Boss produce circa il 20% dei suoi prodotti in stabilimenti di proprietà, il più grande dei quali si trova a Izmir, in Turchia (nella foto). Uno stabilimento che verrà presto ampliato perché assorbirà la produzione che viene eseguita nella fabbrica di Cleveland, destinata a chiudere nelle prossime settimane. (mv)
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