USA, dicembre nero per la scarpa: vendite giù del 4%. C’entra anche il calo della pelletteria

Il retail statunitense della scarpa ha sofferto cali in tutti i segmenti a dicembre. Secondo i dati di NPD Group, istituto di analisi specializzato nel settore, le vendite totali nel mese caldo della stagione natalizia sono calate del 4% (4 miliardi di dollari) rispetto allo stesso mese del 2015. La donna ha registrato un calo del 4%, l’uomo del 3% e il bambino del 5%. Il segmento moda ha perduto l’8% (1,6 miliardi). “Dicembre è stato deludente, ma la debolezza riguarda soprattutto il segmento atletico” spiega Matt Powell, capo degli analisti NPD. La sneaker sportiva (basket, corsa, podismo) accusa un meno 15% (926 milioni), ma la scarpa da tempo libero “continua ad essere la storia del momento – ribadisce Powell – con guadagni del 10% e fatturato da 1,5 miliardi”. Si tratta di scarpe da lavoro, atletico, casual, sandali, outdoor incluso i modelli per temperature rigide, sandali e slide. Il calo delle vendite delle scarpe è, o potrebbe essere, collegato alle difficoltà della pelletteria. Lo sostiene un’analisi pubblicata da Footwearnews: in una stagione di difficoltà nei consumi per la borsa si sarebbe portati a supporre che per i consumatori si liberino maggiori risorse da spendere in scarpe. Il trend degli ultimi anni, invece, conferma che per il pubblico femminile l’acquisto degli accessori segue una visione coordinata: la borsa si abbina alle calzature. Se cala l’interesse sul primo articolo, quindi, diminuisce anche quello per il secondo. (pt/rp)

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