Usa: l’amministrazione Obama interviene sugli scioperi dei porti West Coast

Il presidente Obama ha assegnato al ministro del Lavoro, Tom Perez, l’incarico di risolvere la disputa fra spedizionieri e sindacati dei lavoratori portuali della West Coast. In due separati incontri tenuti a San Francisco, Perez ha già tenuto discussioni “positive e produttive”. Il comunicato del Ministero sottolinea che “la disputa mette a repentaglio decine di migliaia di posti di lavoro e costa centinaia di milioni di dollari”, per cui “la sua risoluzione costituisce un imperativo”. Le due parti (Pacific Maritime Association rappresenta 72 spedizionieri, International Longshore, mentre Warehouse Union associa 20.000 dipendenti portuali) stanno negoziando il rinnovo contrattuale da nove mesi, ma nelle ultime settimane hanno operato una serie di fermi e rallentamenti che gravano sulle consegne provenienti dall’Asia. L’associazione dei conciatori statunitensi, Ushsla (US Hide, Skin and Leather Association) e quella dei negozianti di scarpe (Footwear Distributors and Retailers of America) si sono unite alle 175 associazioni di categoria che sollecitano la soluzione del braccio di ferro. (pt)

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