Una vegan fa outing: “Quale etica, lo facciamo solo per dimagrire…”

La conversione al veganismo per seguire la moda, l’anoressia come effetto collaterale. Chi rinuncia alle proteine animali ammanta la decisione di grandi principi etici. Ma la scelta, spesso, è figlia di logiche più banali. Lo confessa alla testata online www.refinery29.com Anna Kavaliunas (nella foto), vegana oggi impegnata in un percorso di riabilitazione alimentare. La ragazza, statunitense di Los Angeles, ammette di essere diventata vegana per due ragioni: essere trendy e rimanere in forma. I problemi sono emersi presto. “Più andavo avanti, più mi allontanavo da quella che ero stata fino a quel momento. Non era un semplice cambiamento di dieta, ma di identità – le sue parole – Diventavo sempre più magra, ma mi sentivo bene e non mi importava”. Dietro la volontà di essere snella, si celava l’anoressia. Anna non è ancora riuscita a rinunciare al veganismo, ma invita i suoi sodali almeno all’onestà intellettuale: “Diciamo la verità, lo facciamo solo per dimagrire”. (rp)

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