Il verde dopo la tempesta (scatenata da Greenpeace): JBS menzionata tra i casi di studio per la tutela dell’Amazzonia

JBS, colosso brasiliano della carne, finisce di nuovo in un dossier sulla sostenibilità. Questa volta, però, dalla parte dei casi positivi di studio. L’organizzazione londinese CDP, impegnata da anni nel monitoraggio dell’impatto ambientale delle attività di imprese e governi, menziona nel suo “Global Forests Report 2016” il gruppo brasiliano per i suoi meriti per la tutela della foresta Amazzonica. JBS ha scalato le gerarchie in virtù delle best practice di cui si è dotata negli ultimi anni: l’azienda si impegna a non approvvigionarsi di materia prima proveniente da regioni appena deforestate, ha ridotto le emissioni di gas serra, controlla che i fornitori si adeguino agli standard di sostenibilità e garantisce che le sue attività non comportino nuovi abbattimenti di alberi. Un riconoscimento significativo per JBS, che tra il 2009 e il 2012, invece, è finito più volte nel mirino delle associazioni ambientaliste: Greenpeace accusava il colosso brasiliano di impegnare tra i propri supplier allevatori che impiegavano terreni amazzonici disboscati illegalmente. (rp)

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