5.000 borse vendute in 20 minuti: c’è riuscita Pelletteria Fusella in Corea del Sud. Come?

In Corea del Sud le televendite di borse consentono alle aziende specializzate di fare veri affari. Ne sanno qualcosa da Pelletteria Fusella di Viggiù (Varese) che in soli 20 minuti ne ha vendute 5.000 del proprio brand. La storia dell’azienda vigevanese prende avvio 30 anni fa dall’idea di Sandro Fusella, che inizia a produrre pelletteria di lusso e un po’ alla volta diventa il riferimento per grandi brand come Chanel, Etro, Alviero Martini, Disquared e molti altri. Un paio d’anni fa emerge il desiderio di differenziarsi e dare così vita alla propria griffe: “Non è facile né scontato per una pelletteria crearsi un proprio marchio – spiega Francesco Fusella sul portale di Confartigianato Imprese -. Rischi che i clienti per cui già produci ti vedano come un concorrente e storcano il naso. Ma noi non pestiamo i piedi a nessuno, perché il mercato in cui ci siamo inseriti è diverso“. Lo sbarco in Corea e sul piccolo schermo delle case di lì è avvenuto dopo la visita di alcuni buyer locali, “estasiati” – racconta ancora Francesco – dalla qualità dei prodotti dell’azienda. A quel punto le borse della Pelletteria Fusella hanno raggiunto l’altro capo del mondo e sono finite in tv, ma non in una di quelle televendite dalle immagini sbiadite: “Lì funzionano ancora tantissimo, anche per prodotti di lusso – continua Francesco – .Questi programmi sono così seguiti che vi partecipano personaggi famosi, come attori o cantanti”. Da lì in poi è successo tutto in un attimo. Anzi, in 20 minuti.
Foto tratta da pelletteriafusella.it

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